Castel Sant’Angelo è uno dei monumenti risalenti all’antica Roma, famoso anche per la presenza del Passetto, che lo collega alla Città del Vaticano. Il Passetto avrà un ruolo chiave anche in “Angeli e Demoni”. Langdon, infatti, lo userà come fondamentale scorciatoia per arrivare nelle stanze del papa e quindi nel cuore del Vaticano
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Alberico II di Roma (905-954 DC) reagendo (questa la tradizione) a un’offesa fattagli da Ugo di Provenza, re d’Italia, terzo marito della madre (932), con l’aiuto dell’aristocrazia romana ostile a Ugo, in cui vedeva minaccia di predominio straniero, diedero l’assalto a Castel Sant’Angelo, cacciò il patrigno, imprigionò la madre e il fratello, papa Giovanni XI, e divenne signore assoluto di Roma col titolo di princeps et senator Romanorum.
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Il Mistero di Ponte Sant’Angelo
Ponte Sant’Angelo fu ristrutturato nel 1669 e vi furono aggiunti gli Angeli della Passione realizzati dal Bernini. Inizialmente veniva utilizzato per esporre le teste dei condannati a morte.
La leggenda narra che il Ponte sia anche abitato da un fantasma che compaia nella notte tra il 10 e l’11 settembre, quello di una dama nobile, Beatrice Cenci, oggetto di violenze a soli 16 anni da parte del padre Francesco Cenci.
La madre Lucrezia assisteva inerte ai fatti, così Beatrice scrisse al Pontefice ma non ricevette mai risposta. A quel punto con i suoi fratelli Giacomo e Bernardo organizzarono una vendetta che vide ucciso brutalmente il padre.
Giunti davanti ai giudici, cercarono di mascherare e giustificare l’assassinio con una forte emorragia, ma l’alibi presto cadde e tutti i membri della famiglia vennero a poco a poco giustiziati.
Il popolo difese Beatrice davanti ai giudici e per questo le venne data una proroga di 25 giorni, scaduta la quale, l’11 settembre del 1557, venne decapitata davanti a Castel Sant’Angelo.
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Il Mistero di Castel Sant’Angelo
Una nota leggenda risale alla Roma del VII secolo, quando Gregorio Magno fu eletto Papa. A quel tempo la Città Eterna era per gran parte sommersa a causa di una rovinosa piena del fiume Tevere e la peste aveva preso il sopravvento decimando la popolazione.
Papa Gregorio decise di organizzare tre giorni di processione per chiedere la misericordia divina.
Giunti davanti al Mausoleo di Adriano, il 29 agosto del 590, apparve davanti a tutti i presenti la sagoma di un angelo che riponeva una spada fiammeggiante nel fodero. Da quel momento l’epidemia di peste di arresta e fu così che il Mausoleo venne denominato Castel Sant’Angelo.
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